Lucille Ninivaggi

Lucille è stata suggerita da Elena. A Milano è conosciuta perché ha creato un luogo speciale, chiamato Roots, che unisce la bellezza interiore con quella esteriore. Lucille ha deciso di cambiare vita senza esitazione, è stata coraggiosa e determinata, non si è fermata davanti a nulla perché è piena di ambizione.

Ciò che mi spinge a cambiare è la sensazione di malessere interiore che si comincia ad avvertire quando la mattina ti manca la voglia di svegliarti.

Io facevo un lavoro che mi piaceva molto. Mi occupavo di disegnare abiti e seguirne la produzione ma, ad un certo punto non mi sono più sentita bene nell'ambiente in cui lavoravo perché sentivo che mancava il rispetto nei confronti dei propri collaboratori e quel senso di umanità che, secondo me, dovrebbero essere alla base di ciascun rapporto. Questa mancanza ha cominciato ad essere frustrante al punto da spingermi a pensare a cosa mi avrebbe resa felice e un giorno, parlando con un amico della mia passione per i tatuaggi, ci siamo ripromessi che lui al mio compleanno mi avrebbe regalato il mio primo kit per tatuare e da li è nato tutto.

All'inizio ho fatto un corso che mi desse le basi e ho cominciato a tatuare proprio il mio amico Alessandro, con cui mi ero confidata qualche mese prima e che mi ha regalato il kit insieme al resto dei miei più cari amici.

Mentre eseguivo il mio primo tatuaggio su di lui ho capito che per me c'era una seconda possibilità e da li a tre mesi ho lasciato il mio lavoro precedente sapendo che, con la liquidazione avrei avuto le risorse necessarie per costruire il mio sogno.

Per me è fondamentale il rispetto. Apprezzo molto le persone che amano confrontarsi e condividere i propri punti di vista. Mi rendo conto che l'educazione e la gentilezza mi conquistano e possono anche sopperire, a volte, ad una mancanza di simpatia.

Siamo quattro amici che, animati da un'ottima sinergia e da una grande stima reciproca, hanno dato vita ad un progetto che potesse unire il mondo del tatuaggio con quello dell'hairstyling. Non nego che, alla base, l'unione sia dipesa anche dall'esigenza di sostenerci nella creazione di questo progetto che inizialmente era una grande incognita dal punto di vista economico e ci ha richiesto di mettere mano ai nostri risparmi.

Mi piace frequentare gli stessi posti perché mi affeziono ai luoghi e alle persone. Questo vale per il bar dove amo bere il cappuccio, ma anche per il locale in cui vado a bere un'ottima centrifuga che si chiama la Susina, in Via Lagrange, a cui sono affezionata perché l'ho scoperto quando ancora non facevo questo lavoro. Sono così fedele a questo posto che sono diventata amica della proprietaria.

Un altro posto che mi piace è Verso, in Ticinese, dove posso scegliere un buon libro e, insieme, bere un calice di vino.

Tengo molto a prendermi cura di me stessa. Mi piace farmi le mani e i capelli e ho sempre amato usare creme, soprattutto della linea di Comfort Zone che trovo siano ottime.

Un'altro rituale che mi fa stare bene è, quando arrivo a casa, accendere il mio incenso e avere gli oggetti che amo nei posti che ho scelto per loro. In particolare il centro della tavola è il luogo dove raccolgo le cose che più mi piacciono e, quando arriva il momento della cena, si attua il rito del trasferire gli oggetti per fare posto ai piatti e al cibo.

Anche prendere una tisana, la sera, davanti a un film è un'abitudine che amo molto e mi aiuta a rilassarmi.

Non posso tralasciare il rito che mi lega ai miei cani con cui mi sveglio la mattina e faccio colazione, per me sempre la solita così come per loro il solito biscotto.

Credo che non ci sia un consiglio generale e valido indistintamente. Quello che posso dire è che non è da tutti compiere scelte radicali che comportino grandi cambiamenti sia a livello lavorativo che di vita. Trovo che valga la pena farlo se ci accorgiamo di essere profondamente insoddisfatti del nostro lavoro e abbiamo una grande passione che potrebbe essere trasformata in una nuova professione.

Altrimenti penso sia più utile cercare di coltivare un altro interesse, al di fuori del lavoro, in modo da riuscire comunque a dedicare del tempo di qualità a se stessi e trovare appagamento in un contesto che non necessariamente deve essere quello lavorativo.

In ogni caso il coraggio deve arrivarti da solo, un po' come quando capisci che è arrivato il momento di lasciare qualcuno. Per me un rapporto di lavoro, come ogni altra relazione, è una storia d'amore e quando decidi di cambiare è perché non hai più voglia di vedere il tuo titolare, di dedicargli le tue energie.

Uno degli ultimi progetti a cui stiamo lavorando, e che partirà da metà ottobre, è una collaborazione artistica con Timberland per cui io e il mio team di tattoo artists saremo presenti nei vari store d'Italia. Lo scopo è realizzare con un pirografo customizzazioni del loro storico boot su richiesta del cliente.

Ryan Gosling per guardarlo anche solo negli occhi, Frida Kahlo per parlare dell’amore e Carmen Consoli per parlare di musica.

Parlerei della vita, di quanto sia difficile, ma di quanto sia bella.

Sii sempre te stesso e non smettere di sognare.

• La tua uniforme quotidiana: non ce l'ho, cambia in base al giorno e al mio umore
• I fiori preferiti: peonia
• Il tuo comfort food: cioccolato
• Il ristorante prediletto: Valà banco E cucina
• La canzone del cuore: La donna cannone di De Gregori
• Tatuatore Guru: Ylenia Manzoni
• Una tua amica da intervistare? Daniela di Flamingo Bergamo, che è un'altra sognatrice folle. Anche lei ha stravolto la sua vita per inseguire la propria passione. È un’anima bella. Chiedile del mondo che ha creato con Flamingo.