Big Small Talks
Erika Grupillo
Erika was suggested by Tea. Of her, I know a part of her work, her fanzine, SoapOpera. In the magazine's about I read a sentence that makes me smile and where I see myself, my mother and my friends "The everyday life of a girl is a SoapOpera, so get the drama, feel the emotion and live intensely". On this motto, I imagine the construction of the fanzine is based and I find it interesting that with such a simple sentence we can enclose an absolute truth about life.
instagram.com/erikagrupillo
soapoperafanzine.com
What would you have wanted to become when you were a child?
I was a very creative child and I never stopped. I always had fun with little and having grown up in the countryside I was always in contact with nature and with the simplest means available.
With the ball in my hand and a wall in front, I imagined I was Mila at the world championships. My first passion for volleyball was born from cartoon Mila and Shiro.
I played for nine consecutive years and I believed in it a lot to invest time and energy in it because I imagined myself becoming a world-famous volleyball player in adulthood.
You have high school studies in human fields and a first university year dedicated to psychiatric rehabilitation, how did the turnaround that made you turn on completely different views happened?
I simply had the courage to take over my life without listening to the wishes of others.
The final change took place with a major break. My first adolescent love had come to an end and together with that, I decided to close the chapter of my life set in the country village to finally implement my plan A.
Tea suggested I ask you how SoapOpera Fanzine was born, where the inspiration for your editorial project comes from.
SoapOpera was born in 2014 as a webzine to respond to my personal creative need. Me and my partner, Federica Ciuci, felt the need to give life to an independent project dedicated to girls and, at the same time, to give life to a reality that reflected our taste and that we still could not find in the Italian panorama. The choice of the name SoapOpera was born in a totally spontaneous way. To those who ask us why we answer that the daily life of a girl today is already a soapopera in itself! It is from this concept that all our research is based on a single story divided into a large number of episodes. Every day you happen to live a different one, sometimes dramatic, often sentimental, almost always challenging but definitely comic. The important thing is to reserve the right to live all the episodes without feeling judged and never taking yourself too seriously. A fanzine is amateur, an unofficial publication aimed at a specific audience. A webzine is the same version 2.0 format.
What was the best professional advice you were given when you started your career?
More than a suggestion I would call it a mantra that was repeated to me over and over again during my first 9-month internship: "We are all useful but no one is indispensable".
I was so impressed in my mind that I was able to stimulate in me the desire to deepen and learn more possible things to be able to feel myself, tomorrow, really indispensable or incomparable for someone.
What does talent mean to you? What are the traits for which you recognize it?
I think talent is an innate gift, a particular kind of intelligence that lives in us.
Some individuals possess a natural propensity that drives them to perform a certain activity in an excellent way without having to invest too much energy to be able to realize it.
It is not always easy to decipher the traits of talent. Personally, I am always fascinated by all those talents in which I perceive an innovative spirit and by all those people who focus their attention on results not placing themselves in barriers and experiencing change as the possibility of discovering and giving life to new ideas.
If you could invite three people to dinner, who would you invite and why?
I would invite three characters who are completely unrelated to each other, with different stories and experiences, just for the joy of knowing them personally since I have esteem for them.
The first is Paolo Bonolis, the only showman who manages to make me laugh the few times I turn on the TV, equipped with a television dialectic that is incomparable to me.
The second is Beyoncé whom I would ask to perform between courses. The third is Elaine Constantine, artist and icon of 90s fashion photography.
What do you find useful to do when you're feeling stagnant?
Take the courage to change, I love change even if it's not always easy.
What's the first thing he does every morning to start the day the right way?
I make a mocha coffee.
What would you write on a billboard in the center of your city?
Milan you are beautiful.
7 Small Talks
- Your daily uniform: jeans, T-shirt, and trainers
- Favorite flowers: Strelitzia
- Your comfort food: pasta all'olio with grated parmesan
- The favorite place in the city where you live: Cinema Orfeo, red room
- The magazine of the heart: Double Magazine
- The favorite song: Che coss'è l'amor by Vinicio Capossela, even though I have many in my heart (Futura, Ancora tu, The season of love)
- A friend of yours to interview? What should I ask you? Noemi from Gioia. Volcano in life as in work. With her, it is impossible to be silent.
Erika è stata suggerita da Tea. Di lei conosco una parte del suo lavoro, la sua fanzine, SoapOpera. Nell'about del magazine leggo una frase che mi fa sorridere e in cui rivedo me, mia madre e le mie amiche "The everyday life of a girl is a SoapOpera, so get the drama, feel the emotion and live intensely". Su questo motto immagino si basi la costruzione della fanzine e trovo interessante che con una frase così semplice si riesca a racchiudere una assoluta verità riguardante la vita.
instagram.com/erikagrupillo
soapoperafanzine.com
Cosa saresti voluta diventare quando eri bambina?
Ero una bambina molto creativa e non stavo mai ferma. Mi sono sempre divertita con poco ed essendo cresciuta in campagna ero sempre a contatto con la natura e con i mezzi più semplici a disposizione. Con la palla in mano e un muro davanti immaginavo di essere Mila ai campionati mondiali. Dal cartone Mila e Shiro è nata la mia prima grande passione nei confronti della pallavolo. Ho giocato per nove anni consecutivi e ci ho creduto molto tanto da investirci tempo ed energie perché mi immaginavo di diventare una pallavolista di fama mondiale in età più adulta.
Qual è la prima cosa che fa ogni mattina per iniziare la giornata nel modo giusto?
Faccio una moka di caffè.
Hai alle spalle studi liceali in ambito umanistico e un primo anno universitario dedicato alla riabilitazione psichiatrica, come è avvenuta la svolta che ti ha fatto virare su tutt'altri panorami?
Semplicemente ho avuto il coraggio di prendere in mano la mia vita senza ascoltare il volere altrui. Il cambiamento definitivo è avvenuto con una rottura importante. Il mio primo amore adolescenziale era giunto al termine e insieme a quello ho deciso di chiudere il capitolo della mia vita ambientato nel paesino di campagna per attuare finalmente il mio piano A.
Tea mi ha suggerito di chiederti come è nato SoapOpera Fanzine, da dove proviene l’ispirazione per il tuo progetto editoriale.
SoapOpera nasce nel 2014 come webzine per rispondere alla mia personale esigenza creativa. Io e la mia socia, Federica Ciuci, sentivamo il bisogno di dare vita a un progetto indipendente dedicato alle ragazze e, al tempo stesso, di dar vita a una realtà che rispecchiasse il nostro gusto e che ancora non riuscivamo a individuare nel panorama italiano. La scelta del nome SoapOpera nasce in maniera totalmente spontanea. A chi ci chiede il perché rispondiamo che la vita quotidiana di una ragazza di oggi è già di per sé una soapopera! Proprio da questo concetto nasce tutta la nostra ricerca basata su un'unica storia suddivisa in un numero ampio di puntate. Ogni giorno ti capita di viverne una diversa, a volte drammatica, spesso sentimentale, quasi sempre impegnativa ma sicuramente comica. L'importante è riservarsi il diritto di vivere tutti gli episodi senza sentirsi giudicate e non prendersi mai troppo sul serio. Una fanzine è amatoriale, una pubblicazione non ufficiale rivolta a un pubblico specifico. Una webzine è lo stesso formato versione 2.0.
Qual è stato il miglior consiglio professionale che ti è stato dato quando hai iniziato la tua carriera lavorativa?
Più che un consiglio lo definirei un mantra che mi è stato ripetuto di continuo nel corso del mio primo stage durato 9 mesi: “ Tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile”. Mi è rimasto impresso nella mente tanto da riuscire a stimolare in me la voglia di approfondire e conoscere più cose possibili per potermi sentire, un domani, davvero indispensabile o impareggiabile per qualcuno.
Cosa significa per te il talento? Quali sono i tratti per cui lo riconosci?
Penso che il talento sia una dote innata, un particolare tipo di intelligenza che vive in noi. Alcuni individui posseggono una propensione naturale che li spinge a svolgere una determinata attività in maniera eccelsa senza dover investire troppe energie per poterla concretizzare. Non sempre è facile decifrare i tratti del talento. Personalmente rimango sempre affascinata da tutti quei talenti nei quali percepisco uno spirito innovatore e da tutte quelle persone che focalizzano la propria attenzione sui risultati non ponendosi barriere e vivendo il cambiamento come la possibilità di scoprire e dar vita a nuove idee.
Se tu potessi invitare tre persone a cena, chi inviteresti e perché?
Inviterei tre personaggi assolutamente slegati tra loro, con storie e vissuti differenti, giusto per la gioia di conoscerli di persona dal momento che ne ho stima. Il primo è Paolo Bonolis, unico showman che riesca a farmi ridere le poche volte che accendo la TV, dotato di una dialettica televisiva per me impareggiabile. La seconda è Beyoncé a cui chiederei di esibirsi nelle sue performance tra una portata e l’altra. La terza è Elaine Constantine artista e icona della fotografia di moda degli anni 90.
Cosa trovi utile fare quando ti senti in una situazione stagnante?
Prendere il coraggio di cambiare, amo i cambiamenti anche se non sono sempre facili.
Cosa scriveresti su un billboard al centro della tua città?
Milano sei bella.
7 Small Talks
- La tua uniforme quotidiana: jeans, T-Shirt e ginniche ai piedi
- I fiori preferiti: Strelitzia
- Il tuo comfort food: pasta all'olio con grana grattuggiato
- Il posto preferito nella città in cui vivi: Cinema Orfeo, sala rossa
- La rivista del cuore: Double Magazine
- La canzone favorita: Che coss'è l'amor di Vinicio Capossela, anche se ne ho molte nel cuore (Futura, Ancora tu, La stagione dell’amore)
- Una tua amica da intervistare? Cosa dovrei chiederle? Noemi di Gioia. Vulcano nella vita come nel lavoro. Con lei è impossibile stare in silenzio.